Quella della sindrome fibromialgica è una storia relativamente recente: le prime indagini su singoli sintomi sono iniziati nel 1800 ma fino al 1900 non erano stati ricollegati ad un’unica patologia. Il termine Fibromialgia è nato nel 1976 e l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) ha riconosciuto la malattia solo 28 anni fa, nel 1992.
La dottoressa Laura Bazzichi, durante l’evento organizzato da AISF per la giornata mondiale della Fibromialgia, ha riportato le tappe fondamentali della storia di questa malattia. Vediamole insieme.
1815
William Balfour individua in alcuni soggetti dei noduli muscolari dolenti.
1841
Valleix li definisce trigger points e li collega alla posizione dei nervi (quindi ritiene questa patologia una forma di nevralgia).
1858
Inman attribuisce il dolore a uno spasmo del muscolo.
1880
Si individua infiammazione e ispessimento delle fibre al livello dei trigger points.
1903
Cornelio ritiene che il dolore sia dovuto a terminazioni nervose iperattive agli stimoli esterni.
1904
William Gowes scopre la correlazione con il sonno.
Viene coniato il termine Fibrosite: nome usato per 72 anni prima di introdurre il concetto di fibromialgia.
1930
Si individua il coinvolgimento del Sistema nervoso centrale e si introduce il concetto di dolore generalizzato.
1968
Viene creato il diagramma dei tender/trigger points.
1975
Il ruolo del sonno viene enfatizzato dimostrando nei soggetti fibromialgici un disturbo del ritmo delle fasi sonno.
1976
Nasce il termine Fibromialgia.
1981
Viene pubblicato il primo studio controllato su caratteristiche cliniche e nasce il concetto di sindrome fibromialgica con l’individuazione di molti sintomi prima sottovalutati (ad esempio gonfiore, cefalea, emicrania, parestesie, intestino irritabile, disturbi dello spettro affettivo…).
1991
Si definisce un questionario univoco per individuare la sindrome fibromialgica. Comprende un analisi della funzione fisica, salute generale e dei sintomi.
1992
L’organizzazione mondiale della sanità riconosce la fibromialgia come malattia col codice ICD-10 M.79.7. Tuttavia, non viene inserita nel registro ufficiale delle malattie dell’Unione Europea.
2008
L’Unione Europea chiede agli stati membri di occuparsene singolarmente.
2010
Vengono definiti nuovi criteri diagnostici da Frederick Wolfe basati non più sui tender points ma su un indice di dolore diffuso chiamato WPI (in 19 aree specifiche) e una scala di gravità dei sintomi. La diagnosi di Fibromialgia rimane ancora clinica senza biomarcatori oggettivi.
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